Rilassarsi al computer con i rumori della natura

Usiamo il computer ogni giorno per le più svariate attività: lavorare, studiare, giocare, ascoltare musica, guardare film e chi più ne ha più ne metta, ma senza ombra di dubbio alcuno, la cosa che facciamo di più è la prima citata: lavoro.

Lavorare al computer può sembrare per molti una cosa facile per il semplice fatto che non richiede alcuno sforzo fisico come i classici lavori manuali. Come se non bastasse, c’è poi il pregiudizio secondo cui lo stress mentale è più leggero dello stress fisico. Nulla di più falso, poiché lo stress è innanzitutto una condizione mentale.

Se il lavoro ai videoterminali non fosse così stressante, di certo non esisterebbero leggi che impongono ai datori di lavoro di concedere una pausa di 15 minuti agli operai ogni due ore, onde evitare di danneggiare la loro vista. E cosa sono i danni alla vista, se non danni fisici?

Lo stress più grande, tuttavia, viene percepito direttamente dalla mente, che deve impegnarsi a svolgere determinate attività in pochissimo tempo, perché in realtà siamo noi a dover correre dietro al computer e non il contrario.

Stop.

Il computer può anche essere usato per rilassarsi: esistono tantissime app e siti web che permettono di farlo. Sono famosissimi, ad esempio i siti che permettono di ascoltare i rumori della natura (ne trovate una raccolta su Segugio Informatico).

Noisli.com, ad esempio, permette di ascoltare diversi rumori di origine naturale, artificiale e neutrale: possiamo scegliere infatti tra pioggia, tuono, vento, foresta, foglie, ruscello, spiaggia, fuoco, gocce e notte tra quelli naturali; treno, ventilatore e bar affollato tra quelli artificiali e onde bianche, nere e viola tra quelli neutrali.

Molto interessante anche la possibilità di poter cambiare il volume per ciascuno di essi e ascoltarli in combinazione con volumi diversi per scegliere quale suono ascoltare più intensamente. Ottima anche la funzione dello schermo che cambia colore, permettendo agli occhi di riposare.

Consigliatissimo, dunque, per i lavoratori informatici!

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