Un rapporto di intelligence americano sfuggito al controllo della CIA rivela che degli agenti statali russi hanno tentato di hackerare i sistemi connessi alle elezioni statunitensi.
Il rapporto dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) afferma che l’intelligence militare russa «ha eseguito operazioni di spionaggio informatico» contro una società americana «per ottenere informazioni sui software e hardware relativi alle elezioni», il che spiega i test effettuati da hacker russi su malware per Mac riportati qualche settimana fa dal sito Anch’io PC.
Queste operazioni sono state per lo più senza successo, viene detto.
Mentre gli account individuali potrebbero essere stati compromessi, la comunità di intelligence negli Stati Uniti crede che il risultato delle elezioni non sia stato toccato.
È stato ribadito che «sarebbe estremamente difficile per qualcuno, compreso un agente di stato nazionale, a modificare effettivi conteggi dei voti o risultati delle elezioni tramite attacchi informatici o intrusioni».
Mentre non vi è stata alcuna prova di manomissione dei sistemi di scrutinio, la Russia è stata criticata per impegnarsi in altre forme di influenza, inclusa la diffusione della disinformazione.
Un totale di 17 agenzie di intelligence hanno affermato che Vladimir Putin ha ordinato all’apparato russo di sicurezza statale di intervenire nelle elezioni americane prendendo le parti di Donald Trump.
In un’intervista di domenica sera, il presidente russo ha risposto in modo irritato alla domanda sul fatto che il suo governo abbia effettivamente compiuto tali operazioni: «Non ho visto, nemmeno una volta, alcuna prova diretta dell’interferenza russa nelle elezioni presidenziali negli Stati Uniti», ha detto.
Tuttavia, il rapporto perduto attribuisce l’attacco alla principale agenzia di intelligence in Russia, conosciuta con l’acronimo GRU. Pare infatti che vi sia una squadra specifica presso la GRU responsabile per il targeting degli Stati Uniti e per il targeting delle elezioni straniere.
Ieri, allo stesso tempo in cui il documento è stato pubblicato da The Intercept, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha arrestato una collaboratrice governativa per la fuga di dati.
Reality Leigh Winner, 25 anni, è stata arrestata dall’FBI presso la sua casa per aver presumibilmente effettuato la stampa del documento sul suo PC di lavoro e inviato questa alla stampa.
Il Dipartimento di Giustizia afferma che la Winner ha ammesso i reati mentre l’FBI perquisiva la sua residenza.